La Gola di Goroppu, con le sue gigantesche pareti che si elevano verticali agli occhi attoniti del visitatore, sorge all’interno di un paesaggio irreale, solitario, silenzioso, selvaggio e ciclopico.
Durata: quattro ore circa a/r su sterrata – per entrare a esplorare i meandri della gola almeno altre due ore
Accesso: Dal paese di Dorgali, si segue la SS. 125 per Baunei. Dopo quattro chilometri e superato il bivio per Cala Gonone, un cartello indica una stradina sulla destra per Tiscali che scende ripida a valle. Dopo qualche tornante i cartelli segnalano il “Rifugio Gorropu”, che offre sistemazione per campeggio con splendida vista sulla vallata e una vasta gamma di trekking e arrampicate nella zona guidate dai loro gestori. Proseguendo nella discesa si attraversa il caratteristico ponte di Sa Barva sul Flumineddu, e al bivio si tiene la sinistra seguendo le indicazioni per Gorroppu. Un cartello indica un piazzale dove si parcheggia e inizia il trekking.
Segnaletica: non necessaria, l’intero percorso si snoda su strada sterrata senza deviazioni rilevanti. All’ingresso della gola conviene tenere la destra per superare i massi ed aggirare i laghetti. Una volta dentro cercare indicazioni con omini di pietra o rami
Caratteristiche: Sali e scendi continuo su strada sterrata senza particolare dislivello complessivo. Nessun problema di orientamento, si costeggiano le pareti del Monte Oddeu sulla destra fino alle imponenti pareti della gola. Per addentrarsi all’interno occorre l’uso delle mani, attenzione e capacità di districarsi tra i grandi massi.
Descrizione: La Gola di Gorroppu è un monumento naturale unico in Sardegna nel suo genere, e secondo in Europa superato per imponenza solo dal Vermont in Francia. Le sue gigantesche pareti alte quasi 500 metri si elevano verticali agli occhi attoniti del visitatore, all’interno di un paesaggio così solitario, silenzioso, selvaggio e ciclopico da apparire irreale.
Dal parcheggio, una sbarra impedisce alle auto non autorizzate di proseguire oltre. Qui inizia la camminata, che segue in salita i primi tornanti a ridosso delle alte e suggestive pareti del Monte Oddeu. Dalla parte opposta qualche scorcio regala un bel colpo d’occhio sul Rio Flumineddu. La vegetazione prima brada si fa un po’ più fitta ai lati del sentiero che sfocia in un bellissimo panorama sulla vallata. Frontalmente, è possibile a mezza costa sui monti intravedere la S.S. 125 verso Baunei. In basso, tra il verde si scorgono filari di alberi che seguono il Flumineddu e affluenti vari.
Dopo circa un’ora e mezzo di cammino, spunta dietro un tornante in salita la gigantesca imboccatura della gola.
In pochi minuti si arriva all’entrata del canyon e il paesaggio cambia drasticamente: altissime pareti verticali sopra la testa, enormi massi tra cui districarsi, alberi caduti e tronchi spezzati da qualche piena invernale, meravigliosi laghetti di acqua verde smeraldo cristallina e purissima, profondo silenzio e abbassamento della temperatura improvviso. All’interno della gola infatti, il sole non arriva mai.
Dopo i metri, conviene tenere la destra per addentrarsi nei meandri più profondi e seguire qualche indicazione di ometti di pietra o segni di vernice sulle rocce, altrimenti si rischia di restare bloccati dai ciclopici massi. Le sconfinate pareti si piegano ad arco e qualche bagliore penetra nelle profondità della gola creando splendidi giochi di luce sullo sfondo!
Le difficoltà per proseguire all’interno aumentano progressivamente fino ad un punto nel quale a piedi si è costretti a fermarsi per la presenza di un salto verticale di venti metri da effettuare con corda doppia.
Il rientro avviene per la stessa strada sterrata ed impiega egual tempo per tornare al parcheggio.
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